Anna Ventura
Anna Ventura è nata a Roma nel 1936 da genitori abruzzesi. Laureata in Lettere a Firenze, agli studi di Filologia Classica, mai abbandonati, ha successivamente affiancato un’attività di critica letteraria e di scrittura creativa. Ha tradotto il De Reditu di Claudio Rutilio Namaziano e alcuni inni di Ilario di Poitiers per il volume Poeti latini tradotti da scrittori italiani, a cura di Vincenzo Guarracino (Bompiani, 1993). Dirige la collana di poesia “Flores” per la casa editrice Tabula Fati di Chieti. Suoi diari, di cui alcuni inseriti nella Lista d’Onore del Premio bandito dall’Archivio nel 1996, sono depositati presso l’Archivio Nazionale del Diario di Pieve Santo Stefano. Fa parte dell’Ordine dei Giornalisti ed è socia del Pen Club italiano. Sue opere sono state tradotte in francese, inglese, tedesco, portoghese e rumeno, pubblicate in Italia e all’estero in volumi individuali, in antologie e riviste. Come poetessa ha pubblicato: Brillanti di bottiglia (Quaderni di Rivista Abruzzese, 1978), La diligenza dei santi (Bastogi, 1983), Aria sulla quarta corda (Forum, 1985), Le spighe incrociate (Edizioni dell’Urbe, 1987), Le case di terra (Forum, 1989), In chartis (Bastogi, 1996), Haiku e altri versi (Signum, 2001), Nostra Dea (Esuvia, 2001), Cinquanta poesie (Tabula Fati, 2003), El jardìn (Peccata Minuta, 2004), L’armadio delle meraviglie (Regione Abruzzo, 2004), La città (Noubs, 2007), Non suoni ma rumori (Venilia, 2009), Mostri gentili (Noubs, 2011). Come narratrice ha pubblicato: La strada ebrea (Carabba, 1975), Venti passi nel deserto (Marcello Ferri, 1983), Il calendario olandese (Solfanelli, 1986), I sogni della ragione (Book, 1989), Lo specchio vuoto (Solfanelli, 1992), Limite di un pomeriggio d’inverno (Solfanelli, 1995), Foglietti cinesi (Edizioni dell’Oleandro, 1997), Lares (Bastogi, 1998), La settimana di Anil (Del Romano, 2003), La nobiltà dei mercanti (Bastogi, 2006), Tra domenica e lunedì. 6 aprile – 21 novembre 2009. Diario di un terremoto (One Group Edizioni, 2011). Come critica e saggista ha pubblicato: Studi recenti su Rutilio Namaziano (Le Monnier, 1971), La multiforme unità di Pasolini (Quaderni di Rivista Abruzzese, 1977), Cinque saggi di abruzzesistica (Bastogi, 1984), Ex libris del primo Novecento (Parsifal, 1987), Il mestiere appassionato (Tracce, 1993), La musa errante. Percorsi critici di un ventennio e oltre (Bastogi, 2001). Ha curato le antologie di poesia: Il sole e le carte. Antologia di poesia abruzzese contemporanea in lingua (Marcello Ferri, 1981), Canzoni come grano (Del Romano, 1995), Il cuore costante. Poeti italiani del secondo Novecento (con Franco Manescalchi, Polistampa, 1998), La poesia in Abruzzo, in Vertenza Sud (a cura di Daniele Giancane, Lecce, 2002). Sulla sua esperienza letteraria si vedano: Alfredo Fiorani, La tela di Penelope. Il vissuto femminile e la scrittura, (Noubs, 1997), Liliana Porro Andriuoli, Certa et arcana. La poesia di Anna Ventura tra concretezza e senso del mistero (Tabula Fati, 2001), Vittoriano Esposito, Itinerario Letterario di Anna Ventura. Antologia di appunti e studi critici (Centro Studi Marsicani “Ugo Maria Palanza”, 2005). Ha ricevuto, fra gli altri, il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1983), il Premio Tagliacozzo (1988), il Premio Chianti (1989), il Premio Lerici Pea (1995), il Premio Histonium (1997), il Premio Michetti D’Annunzio (2001) e Il Premio Cesare De Lollis (2005).
Bibliografia Duende: